Monza 28 febbraio 2020 Cari docenti e cari studenti interni ed esterni Dopo una settimana di sospensione delle lezioni frontali (piuttosto che di ‘chiusura’ della scuola), abbiamo predisposto un programma di lezioni per la prossima settimana (2-6 marzo). L’obiettivo è di garantire lo svolgimento integrale del programma accademico, senza venire meno alle disposizioni delle autorità. La nostra scuola è interna, gli studenti del Pime sono sempre rimasti in casa e finora stanno bene. Hanno sospeso l’apostolato, e non si sono messe in atto ulteriori situazioni di rischio di contagio. Adottiamo, dunque, la linea delle scuole dei seminari amici, come Venegono o i Cappuccini di Milano, che continuano le lezioni perché interne alla comunità seminariale. Gli studenti esterni, fino a che sono imposte le restrizioni, ci seguono attraverso i collegamenti online o le registrazioni. In nessun modo l’integrità dell’offerta accademica nei loro confronti viene diminuita. Gli studenti possono accedere alle lezioni online via Skype chiedendo ‘l’accettazione’ agli account ‘Studenti Pime 1’ per i corsi del primo anno; e ‘Studenti Pime’ per i corsi del secondo e terzo anno. Le lezioni non svolte in questa settimana di sospensione non vengono recuperate, in quanto supplisce lo studio degli studenti basato sul materiale inviato. Ho contattato ciascuno dei docenti, spiegando la situazione e offrendo la possibilità di scegliere la modalità di insegnamento. Alcuni docenti riprendono le lezioni frontali rispettando i protocolli di sicurezza in vigore (vedi in appendice una sintesi adattata al nostro caso). Altri docenti hanno scelto l’opzione di insegnamento online, o di inviare una registrazione, o di mandare materiale di studio. L’opzione online è stata adottata in questi giorni, con crescente miglioramento, per sette corsi. La segretaria Sabrina ha predisposto lo schema che viene allegato delle lezioni, frontali e online, e le rispettive aule. Le lezioni di lingua italiana vengono riprese dividendo il gruppo in due: presso il seminario per i nostri studenti e presso le Preziosine per le sorelle religiose. Questo schema andrà avanti fino alla fine delle disposizioni limitative delle autorità. In ogni caso, rimane valido per la prossima settimana. Chiedo a tutti, studenti e docenti, di attivare i comportamenti di sicurezza richiesti dalle autorità, qualsiasi sia il giudizio personale circa la diffusione del virus e le conseguenti scelte politiche ed ecclesiali. Questa crisi ci ha spronato ad aggiornarci circa le modalità e i mezzi di insegnamento, cosicché la nostra scuola potrà beneficiarne anche in seguito. Avremo più mezzi (computer, schermi, migliore accesso a internet), e ringrazio il Rettore e formatori per la loro disponibilità. Ringrazio tutti coloro che si sono impegnati, a partire da Sabrina Arosio e alcuni docenti e studenti, per attivare immediatamente soluzioni alternative viabili. Ringrazio chi ha mostrato fraterna disponibilità e senso di adattamento, che per una scuola missionaria sono valori indispensabili. In fin dei conti, la nostra difficoltà è ben minore rispetto a ciò che vivono le persone ammalate, i loro familiari ed amici; il personale sanitario; e chi perde il sostegno economico per la propria famiglia. Chiediamo al Signore di accompagnarci. Buon lavoro e buon cammino quaresimale. N.B. I docenti che vengono in seminario adottino le indicazioni igienico-sanitarie suggerite dalle autorità e utilizzino mezzi privati di trasporto. In seminario evitino contatti diretti non indispensabili, e per il momento, non si fermino alla preghiera o ai pasti della comunità. Gianni Criveller Preside La Quaresima è per tutti noi occasione per prepararci al grande evento della Pasqua con lo sguardo rivolto al Signore che cammina davanti a noi e insieme a noi. Il tema scelto (Dt 31,8), indica che il Signore stesso ci precede e ci guida nella terra promessa che egli vuole donare a ciascuno di noi. E la sua presenza con noi nel cammino mostra il suo desiderio di partecipare alle vicende di ciascuno di noi, come singoli e come comunità. È importante che anche noi collochiamo sempre la nostra storia personale nel contesto di una storia più grande di cui si fa parte: è la storia del passaggio del Giordano e della presa di possesso della terra che il Signore ci vuole dare. “Non temere e non perderti d’animo!”. È questa forza e questo coraggio che ci viene chiesto nel cammino del deserto, nel passaggio dalla schiavitù alla liberazione, con la certezza che il Signore non ci abbandona. “Il Signore non ti lascerà e non ti abbandonerà”. Nella calma e nella conversione sta la nostra salvezza; nella confidenza fiduciosa sta la nostra forza. È un’opportunità anche per essere attenti alle sofferenze di tanti fratelli e sorelle nel mondo, come ci invita a fare papa Francesco: “Abbandoniamo l’egoismo, lo sguardo fisso su noi stessi, e rivolgiamoci alla Pasqua di Gesù; facciamoci prossimi dei fratelli e delle sorelle in difficoltà, condividendo con loro i nostri beni spirituali e materiali”. Queste cinque settimane ci aiutano a riflettere sui temi di cui trattiamo: I settimana: “Dalla schiavitù all’uscita”. II settimana: “Cammino nell’affidamento”. III settimana: “Nel silenzio del deserto”. IV settimana: “Dio educa il suo popolo”. V settimana: “Passaggio alla Libertà”. Buon cammino di Quaresima a tutti, con l’augurio che nella gioia dell’incontro con il Signore possiamo sempre trovare la fonte del nostro impegno, perché il messaggio di Gesù sia davvero Buona Notizia per ogni uomo e ogni donna sulla terra. p. John Berchman PIME - Sanità - Nella città di Jaipur, capitale dello Stato del Rajasthan (INDIA), vivono molte persone provenienti dalle campagne che, non trovando lavoro, abitano in aree illegali, gli slum. Nonostante il diritto al lavoro, all’istruzione e all’assistenza sia garantito dalla costituzione, i disabili vivono spesso in condizioni di povertà, abbandono, malnutrizione, ignoranza e discriminazione. Obiettivi
Beneficiari I beneficiari diretti del progetto sono 50 bambini disabili dello slum di Jawharnagar, a Jaipur, e le loro famiglie. Costi Alla Fondazione PIME è stato chiesto un contributo di Euro 32.450 (comprensivo dell'8% per spese di gestione). p. JOHN BERCHMAN Sanità p. LIVIO PRETE Sviluppo Sociale NEW HUMANITY
Sviluppo Sociale L’incontro della classe degli accoliti del Seminario arcivescovile di Milano e degli accoliti del Seminario teologico internazionale del Pime è avvenuto il 22 febbraio presso il seminario del Pime a Monza. Al totale 33 seminaristi hanno condiviso le loro esperienze di apostolato svolto nelle parrocchie della diocesi, d’accordo con le diverse prospettive inerenti alla formazione sacerdotale. L’incontro è iniziato alle 8.30 con una colazione etnica preparata dai seminaristi del Pime, che offriva cibi diversi in accordo con il continente di provenienza degli stessi. Dopo la colazione, nella cappella del seminario si è recitata l’ora terza e di seguito si è iniziato l’incontro di formazione. Ci si è presentati, e si è avuto uno scambio di esperienze vissute nei luoghi di apostolato nelle parrocchie, oppure in altri servizi, soprattutto di carità (animazione missionaria, ospedale, casa di ricupero, carcere, eccetera). Il rettore del seminario del Pime, padre Luigi Bonalumi, ha dato il benvenuto ai seminaristi di Venegono, esprimendo la gioia di essere con noi in questo primo incontro tra li accoliti. Don Fabio Molon, vicerettore del Quadriennio teologico del seminario diocesano, ha posto l’accento sull’importanza dell’incontro per la formazione, sia dei futuri sacerdoti diocesani, come dei futuri missionari. Per facilitare la condivisione, sono stati costituiti piccoli gruppi che dovevano rispondere a tre domande: Quali sono le difficoltà che incontrate nei vostri servizi, quali le sfide per la missione ed evangelizzazione nella chiesa delle genti, e quali i doni ricevuti nelle esperienze pastorali, nella convivenza in parrocchia, in oratorio e nell’apostolato in generale. Prima di essere divisi in gruppi, due accoliti hanno condiviso la loro testimonianza e esperienza pastorale: Dominic Dafader del Seminario Teologico Internazionale e Luca Rizzi del Seminario arcivescovile di Venegono. Dopo la formazione abbiamo celebrato l’Eucaristia, in rito romano, insieme a tutta la comunità del Seminario Teologico Internazionale del Pime nella chiesetta della Madonna di Lourdes annessa al seminario. Quel giorno ricorreva la festa liturgica della cattedra di San Pietro apostolo e don Fabio Molon, nella sua omilia, ha evidenziato che Pietro è riuscito ad affermare che Gesù è il Cristo, il figlio di Dio vivente, soltanto perché ha vissuto con Lui, portandolo con sé fino alla sua testimonianza finale avvenuta attraverso il martirio. È la risposta alla chiamata del Signore e la sua fedeltà a questa chiamata che rende autorevole la testimonianza di Pietro, nonostante i suoi momenti di debolezza. Allo stesso modo noi siamo invitati a vivere questa testimonianza, consapevoli che siamo già partecipi della gloria di Dio. Il motivo per cui siamo stati radunati, in quel momento e in quel posto, era già un tentativo di rispondere a questa chiamata e di vivere questa testimonianza. Siamo chiamati a condividere la nostra vocazione con coloro che ci accoglie nell’apostolato, nei diversi luoghi dove andiamo.
Un pastore è responsabile di sorvegliare, difendere e nutrire il gregge. Noi accoliti, e i preti di modo ordinario e in pienezza, siamo chiamati a nutrire la gente con il vero cibo, portando Gesù alla gente e la gente a Gesù. L’incontro è terminato con il pranzo con la presenza di tutti gli altri seminaristi del PIME, questa volta, con un’abbondante pastasciutta italiana. "Siete un’animazione missionaria significativa per la diocesi di Milano" Monsignor Mario Delpini Arcivescovo di Milano ![]() I l 18 di febbraio l’Istituto celebra la festa liturgica di Sant’Alberico Criscitelli, sacerdote missionario e martire in Cina. Sant’Alberico era missionario dell’allora Pontificio seminario dei Santi Pietro e Paolo per le missioni estere, seminario poi unito nel 1926 all'Istituto di Milano per le missioni estere, diventando il Pontificio istituto missioni estere. In Cina padre Alberico suscitò molte conversioni. Nel 1900 rimase vittima della rivolta contro gli occidentali, missionari inclusi. Dato che gestiva un asilo per bambini poveri, padre Alberico venne ingiustamente accusato di essere un artefice delle privazioni alimentari che la popolazione subiva. Il malcontento si concentrò, ingiustamente, su di lui. Bloccato dentro la dogana di Yentsepien, venne torturato, ucciso, fatto a pezzi e gettato nel fiume. È stato canonizzato nel 2000 da Giovanni Paolo II. Papa Pio XII, in occasione della beatificazione di Alberico, affermò: “Umanamente parlando, la sua morte fu orribile, forse una delle più atroci registrate dalla storia. Nulla gli fu risparmiato, né la crudeltà dei tormenti, né la durata di essi, le più barbariche umiliazioni, né la sofferenza del cuore, né l’ipocrito tradimento dei falsi amici, né le urla ostili e minacciose dei suoi aguzzini, né l’oscurità del sentirsi abbandonato.” La celebrazione dell’Eucaristia in onore di Sant’Alberico, quest’anno, si è realizzata nella cripta dei martiri della Duomo di Milano, presieduta dal consigliere generale p. Raffaele Manenti,concelebrata dai formatori del Seminario teologico internazionale del Pime, insieme ai seminaristi, missionari ed alcuni amici. È sta l’occasione per annunciare ufficialmente le prime destinazioni dei nostri diaconi. Ivan Straface e Fel Catan sono stati destinati in Italia per l’animazione, Sravan Kumar in Cambogia, Joseph Varghese in India per la formazione, Nathi Lobi è stato destinato nelle Filippine e Mauro Pazzi Messico. Finita la celebrazione, il seminario ha avuto l’opportunità di conoscere meglio la storia del Duomo di Milano attraverso una visita guidata da monsignor Giordano Ronchi. Alla fine della visita, siamo andati al palazzo arcivescovile, dove ci siamo incontrati con l’arcivescovo monsignor Mario Delpini. Il quale ha ringraziato i seminaristi per la testimonianza che danno nelle parrocchie dove fanno apostolato nei fine settimana, attraverso il loro servizio in l’oratorio e nella pastorale giovanile. Ha pure affermato che il seminario Teologico internazionale del PIME è un’animazione missionaria significativa per la diocesi di Milano. Ci ha consegnato, poi, un’immaginetta con la preghiera per la chiesa di Milano e ci ha invitato a pregare con lui, pastore della chiesa di Milano, per la diocesi. Un particolare dell’immaginetta è la scultura della Pietà Rondanini di Michelangelo Buonarroti. Mentre nelle altre immagini della Pietà è Maria che sostiene nelle sue braccia il corpo morto di Gesù, in questa è il corpo di Gesù morto che sostiene Maria sulle sue spalle. Come segno che tutta la chiesa è sostenuta dal sacrificio di Gesù, morto e risorto per la nostra salvezza.
Alla fine, monsignor Mario Delpini ha concluso augurando che la chiesa di Milano sia stimolata per la nostra presenza e testimonianza di missionari di una chiesa in uscita. |
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Gennaio 2023
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