Un sabato di sole di inizio autunno ha fatto da cornice alla giornata di festa vissuta sabato 25 settembre. Alle ore 9:00, in un Duomo destato dalle tantissime persone presenti, il cardinal Angelo Scola, arcivescovo di Milano, ha presieduto la celebrazione per le Ordinazini diaconali. Insieme ai venticinque candidati diocesani, uno proveniente dalla diocesi di Catanzaro-Squillace, un Rosminiano e uno dei Monaci Benedettini, i nostri sei compagni del seminario internazionale del Pime. Un panorama variegato di espressioni di vita consacrata, in cui, Brice dal Camerun, Jeevan, Raju, Sagar dall'India e Carlos dal Messico, diaconandi del PIME, sono stati segno visibile della missione estroversa della Chiesa.
Cinque più uno dal nostro seminario, perché Peter Nzang Naw Lawt, che ha frequentato la scuola di teologia del seminario di Monza, è stato ordinato per la sua diocesi in Myanmar di Mitkina. Dopo la celebrazione e l'abbraccio degli amici in piazza Duomo, la festa si è spostata per proseguire al Pime di Milano. I freschi diaconi hanno letteralmente animato il pomeriggio prestandosi con ironia al gustoso programma per loro preparato. L'augurio che rivolgiamo loro in quest'anno di preparazione all'Ordinazione Sacerdotale, è che il servizio a cui sono chiamati li renda ogni giorno più simili al Maestro. La bontà della strada è assicurata dalle parole di Gesù: "vi ho dato un esempio, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi." Buon cammino.
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Da martedì 15 a Giovedì 17 si è tenuto presso il seminario telogico internazionale del PIME a Monza l'ormai consueto convegno teologico, quest'anno dal titolo: "Dare ragione alla speranza. Le narrazioni della fede."
La prima giornata è stata aperta dal filosofo Salvatore Natoli, che ha subito provocato l'uditorio con la sua relazione: "Eritis mihi testis. È possibile l'evangelizzazione nell'età della secolarizzazione?". Il professore osservava che nell'era della secolarizzazione Gesù viene comunicato "sempre meno come colui che siede alla destra del Padre e sempre più come colui che sta in compagnia degli uomini". Un Gesù che pratica la carità, la insegna agli uomini, che a loro volta praticandola giungono a Dio. Può bastare ai cristiani? Nel pomeriggio si sono tenute le testimonianze missionarie di p. Carlo Torriani dall'India e p. Giorgio Licini dalla Papua Nuova Guinea. Seconda giornata tutta all'insegna del racconto. La mattina ha visto il biblista don Roberto Vignolo impegnato a mostrare un percorso dal kerigma, il nucleo della fede in Gesù, ai racconti della vita, nelle quattro forme "secondo ...", per poter fondare la fede. Cogliere i punti di vista degli evangelisti in una lettura con amore, intelligente e insieme, riattacca la lettura della vita di Gesù alle grandi domande della vita. Nella sessione pomeridiana il poeta Davide Rondoni ha risvegliato il gusto del narrare Gesù, condividendo la sua esperienza di poeta affascinato e impegnato a raccontare la storia di un "uomo a cui tutti sono interessati". Durante l'ultima giornata è intervenuto mons. Paolo Martinelli, che ha esposto un lavoro sulla testimonianza cristiana oggi. Partendo da come si è espressa la teologia sulla parola testimonianza, ha ampliato il discorso mostrando come nella pratica si possano intendere forme differenti di testimonianza. Ha continuato sollevando le questioni che la modernità oppone all'idea di testimonianza cristiana e concluso proponendo la figura della testimonianza tra verità e libertà. Sul sito sono presenti e disponibili ad essere scaricate tutte le registrazioni degli interventi dei relatori. (CLICCARE QUI PER SCARICARE I MATERIALI) |
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Gennaio 2023
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