Venerdì scorso, primo novembre, giorno della celebrazione della Solennità di tutti i Santi, l’intero seminario teologico internazionale di Monza si è recato nella nostra casa della Villa Grugana, non lontano da Merate, dove c’è il cimitero nel quale riposano molti missionari del nostro istituto. Lo scopo di questa attività era di pregare per le anime di questi nostri padri che nel tempo della loro vita hanno speso tante energie per portare avanti la missione dell’evangelizzazione in diversi paesi del mondo. Come da tradizione, abbiamo celebrato la messa in una delle cappelle di questa casa. Dopo la benedizione finale, siamo scesi fino al cimitero in processione, recitando il rosario e meditando sui Misteri Gloriosi. Ognuno portava con sé una candela, simbolo della luce eterna nella quale rivivono le anime dei nostri padri. Arrivati al cimitero, dopo aver finito con la recita del rosario, abbiamo osservato un breve momento di silenzio, dopodiché il celebrante ha concluso la preghiera con un’orazione finale e il coretto del seminario ha intonato il canto della Salve Regina. Si è trattato di semplici, ma intensi momenti di preghiera, di memoria e di celebrazione comunitaria. Ci siamo davvero sentiti immersi in quella Comunione dei santi che ci fa desiderare, e un po’ sperimentare, la gioia del Paradiso, dal quale i nostri padri defunti ci osservano e ci accompagnano nel nostro cammino di preparazione per la missione.
Ritornati alla casa grande della Grugana, a seguire c’è stata una cena di condivisione un po’ speciale: come menu della serata c’era la grigliata con salamelle, costine, bistecca, verdure e non dimentichiamo le castagne! Il tutto era stato preparato dai seminaristi stessi. Erano presenti a questa cena anche alcuni padri, suore e laici che si occupano dell’animazione missionaria dei giovani in tutta l’Italia. Questi ultimi, infatti, avevano il loro incontro annuale nella stessa casa della Grugana e quindi hanno vissuto con noi questo bel momento di festa. Appena finita la cena abbiamo fatto posto ai canti e ai balli etnici intorno al fuoco, naturalmente ritmati dai nostri specialisti africani suonatori di “balafon”. La bellezza dei suoni e la vivacità dei ritmi ancestrali non hanno lasciato nessuno indifferente. Presi dalla musica, tutti “si sono dati una mossa”: formatori, padri presenti, suore, seminaristi e amici. È stato davvero bello! Una grande danza, un’intensa gioia, una vera condivisione: all’unisono! A fine serata, alle 22:30, abbiamo fatto una preghiera di ringraziamento al Signore per questi bei momenti passati insieme, abbiamo riordinato tutto, ci siamo salutati e…arrivederci all’anno prossimo! |
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Gennaio 2023
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