Nella seconda domenica di maggio (13), in occasione della Festa della Riconoscenza, presso il Seminario del PIME di Monza, si è tenuta la terza edizione della Pimeide. Il pomeriggio della Festa della Riconoscenza è ormai consuetudine che lasci i vestiti buoni della festa, per indossare pantaloncini e scarpe da ginnastica. Svettano le bandiere e le mascotte delle squadre dei giovani giunte in seminario per sfidarsi in una serie di quattro giochi, che ogni anno celebrano un pezzetto dell’epopea del PIME, una storia lunga 150 anni. Tutte le squadre arrivano con un unico obiettivo: divertirsi e competere per portare a casa l’ambito trofeo, simbolo di una vittoria conquistata e ancor più di una giornata di festa trascorsa insieme a tanti altri.
Quest’anno siamo volati in India tra i colori dei Mandala, ritmi tambureggianti e danze avvolgenti. Attraverso quattro giochi abbiamo rivissuto l’arrivo dei missionari e i loro impegno di evangelizzazione itinerante, gli anni dell’entusiasmo dei fuori casta diventati cristiani, il grande impegno nell’educazione e la presenza attuale di tanti missionari originari dell’India. Diamo spazio ad una panoramica sulle squadre: Tacona, i fedelissimi: è stata l'unica squadra ad aver partecipato a tutte le edizioni. Al mattino danno fuoco alle griglie, nel pomeriggio accendono di entusiasmo il campo di gioco. Eccoci, alla loro seconda partecipazione. Allegria e creatività al potere, vincono il premio speciale per l’uniforme più bella, ma si distinguono anche per l’impegno agonistico e il grande affiatamento tra i suoi componenti. Valmadrera detentrice del titolo della seconda edizione, presentatasi ancora una volta nei panni dello squalo nell’acquario, ha dovuto lasciare spazio ad un’altra compagine, pur confermandosi avversaria temibilissima e conquistando il secondo posto. Ecco tre sorprese di quest’anno: Carugate una selezione arrivata con il serbatoio pieno di spirito di gruppo, ha dato battaglia sul campo con grande sportività. Per quest’anno: “Ci va bene così!” Cuori Neri formazione composita, tutti legati da un’amicizia nata in quel del PIME di Busto Arsizio. Ce ne hanno fatte vedere di tutti i colori, altro che “neri”! M alTràInsema di nome e di fatto. Sono stati raccolti ai crocicchi di vari paesi, hanno saputo fare squadra e infatti si sono portati a casa il terzo posto. Nel finale cambiano nome e diventano “BeiTràInsema” Dulcis in fundo, tra gli allori e gli incensi asiatici. Si sono presentati con il biglietto aereo in tasca e ne hanno portato a casa un altro vergato a fuoco sul trofeo della giornata. Giovani Marmote alias GM1 alias i giovani che frequentano il cammino di Giovani e Missione a Villa Grugana. La gloria è vostra, la gioia è di tutti. L’entusiasmo dei giocatori è stato contagiante. Non ci resta che aspettare l’anno prossimo per un'altra pagina della storia del PIME da scoprire, rivivere e giocare insieme.
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Gennaio 2023
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