SEMINARIO TEOLOGICO INTERNAZIONALE PIME
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Convegno di Ducenta-2022

26/3/2022

 
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PROGETTO DELLA NUOVA BIBLIOTECA E SALA LETTURA

25/9/2021

 
La nuova biblioteca e sala lettura del seminario è in allestimento presso gli ambienti “ex chiesa pubblica”. Attualmente essa è dispersa in tre locali dislocati in vari edifici, e in altre stanze del seminario, in modo piuttosto disordinato e senza supervisione. E non ci sono spazi di studio e consultazione. La creazione di una “sala lettura” comune era stata a suo tempo richiesta dagli studenti.
L’obiettivo dell’iniziativa è di agevolare e aumentare la fruizione della biblioteca, dei libri e delle riviste, da parte degli studenti. La creazione dello “spazio” dove gli studenti studiano sono necessari strumenti per una migliore qualità, metodo e attitudine allo studio. Il luogo di studio non sarà più la camera (dove si va per riposare), ma appunto la biblioteca e la sala lettura. La nostra scuola, in questo modo, si avvicina ai servizi offerti nei campus universitari.

Presentazione dei diaconi del PIME 2021

7/9/2021

 
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Sono ​Alan Julio Duarte dos Santos, vengo dal Brasile, dell’Arcidiocesi di Diamantina. Ringrazio il Dio Uno e TRINO per la mia vita e per la mia vocazione missionaria. È con gratitudine e soddisfazione che faccio questo passo decisivo e importante che è la Promessa Definitiva e il Diaconato in vista del Sacerdozio. Grazie di cuore ai miei genitori, famigliari, formatori, insegnanti, amici, conoscenti, padrini e madrine, e a tutti coloro che accompagnano il nostro cammino vocazionale con la loro preghiera e amicizia.

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Sono Arsène Gildas, vengo dal Camerun. In questo passo decisivo della mia consacrazione vorrei rendere grazie al Signore per il dono della vocazione missionaria e sacerdotale. Inoltre, ringrazio tutte le persone che collaborano e partecipano con preghiera e carità alla realizzazione del progetto di Dio nella mia vita : genitori, parenti, formatori, benefattori e amici. A ciascuno di loro pace e bene!

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Mi  chiamo Benedito Junior Lima de Medeiros, sono brasiliano e vengo   da  un piccolo paesino dell'Amazzonia chiamato Almeirim. Nelle prossime settimane farò la promessa definitiva di appartenenza al PIME e riceverò il ministero diaconale. Saranno due importanti momenti celebrati in vista del Sacerdozio Missionario. Ringrazio al Signore che mi ha chiamato e tutti coloro che sostengono il mio cammino con la loro preghiera, affetto e amicizia. Vi chiedo di ricordarci, a me e ai miei compagni, nelle vostre preghiere affinché il Signore ci aiuti a vivere bene, sia questo momento di grazia che condivideremo insieme sia questo importante ministero che riceveremo dalla Chiesa per tutto il popolo di Dio.

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Sono Vikram Reddy Thumma, 
​vengo
dell’India; Qui in seminario sto vivendo questi anni della mia vita nella formazione ma soprattutto nella preghiera insieme a tanti compagni che vivono la stessa chiamata per la missione. Con questa certezza missionaria nel cuore mi appresto a ricevere la Promessa definitiva e il dono del Diaconato. Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». 2 Cor 12, 9.

La prima Messa di un missionario birmano destinato a Hong Kong

16/6/2021

 

I destini dei popoli da cui Gregorio proviene e a cui è destinato sono già uniti. Uniti nella comune pacifica lotta per la libertà. Ed ora uniti anche dalla missione di Gregorio, un giovane generoso che come Gesù dona la sua vita per gli altri, per portare nel mondo il vangelo della pace e della libertà.

Quattro diaconi del Pime sono stati ordinati presbiteri dal vescovo di Milano. Due di loro, Gregorio Ba Oo e Columban San Li sono originari del Myanmar e sono stati destinati alla missione di Hong Kong-Cina.
A causa della catastrofe politica e umanitaria in cui versa il loro paese, i nostri due amici hanno celebrato le loro ‘prime messe’ nelle parrocchie dove hanno servito da diaconi. Domenica 13 giugno è toccato a me tenere l’omelia a Verano in Brianza, su invito del celebrante padre Gregorio Ba Oo. Ecco alcuni pensieri che, con l’accordo dell’interessato, desidero condividere.
Gregorio Ba Oo è stato mio studente fino a qualche giorno fa. Ora è un confratello e compagno di viaggio. Le letture della liturgia ambrosiana di oggi non avevano previsto che avremmo celebrato la prima messa di un missionario, e dunque non le piegherò a questa circostanza. C’è tuttavia una frase che vorrei sottolineare: “Non è bene che l’uomo sia solo”. Siamo fatti per stare insieme, in compagnia, sposati. Una volta si esaltava il celibato dei preti come fosse più elevato della vita coniugale. Ma non è così. Noi esistiamo perché deriviamo da una relazione; come lo è Dio, che è relazione. Essere da soli è contro il piano di Dio. Noi missionari e presbiteri non dobbiamo e non possiamo essere mai soli. Anche quando non abbiamo nessuno vicino a noi, anche quando viviamo da soli, in verità non siamo soli. Noi infatti doniamo la vita per gli altri, come Gesù. La vita non ce la teniamo per noi: non ha senso vivere per se stessi. I missionari lo hanno capito e vivono per gli altri, come Gesù, come da oggi Gregorio.


Delle tante caratteristiche dei missionari, ne voglio richiamare due: il missionario è colui che lascia e colui che parte.
Il missionario lascia la sua famiglia, la sua terra, la sua gente. In questo senso il missionario è come uno sposo e una sposa che lasciano la loro famiglie per fondarne una nuova. Così fa il missionario. Gregorio è già missionario da tanti anni, da quando cioè ha lasciato la sua famiglia, la sua gente e la sua terra per venire in Italia e prepararsi alla missione.
Gregorio Ba Oo viene dal Myanmar, un paese meraviglioso che oggi vive un dramma terribile. L’ordinazione e la prima messa di Gregorio erano previste tra la sua gente e con la sua famiglia: è il maggiore di nove fratelli e sorelle. Ma a causa del violento del colpo di stato dello scorso 1 febbraio non è possibile.
Proprio nella zona di Gregorio, che era stata evangelizzata dai missionari del Pime, la gente è costretta a lasciare le case, molti sono uccisi, anche nelle chiese. Persino nei conventi non c’è più sicurezza. Una violenza terribile.
I missionari del Pime hanno iniziato ad evangelizzare nel 1868: è una delle missioni storiche. Fratel Felice Tantardini, della vicina Valsassina, è considerato un santo dal popolo cattolico. In Myanmar ha speso la sua vita il beato Clemente Vismara, originario della vicina Agrate. I missionari del Pime continuano a sostenere le persone più fragili attraverso una organizzazione di carattere umanitario.
Il missionario è colui che lascia: ma non per rimanere solo, non per una vita malinconica e di solitudine. Il missionario lascia per ripartire. Per incontrare un nuovo popolo, una nuova famiglia, una nuova terra: in misura cento volte maggiore. Certo si può essere missionari anche nella propria patria, ma noi missionari del Pime siamo chiamati alla partenza: la nostra missione è sempre geograficamente collocata ‘fuori’ da noi, all’estero, come è richiamato dallo stesso nome del nostro istituto (Pontificio Istituto delle Missioni Estere).
Il missionario parte per una terra altra e per un altro orizzonte. La sua vita è grandemente affascinante: permette di ricominciare una nuova vita, nascere una seconda volta: come un ragazzo e una ragazza che sposandosi, lasciano le loro famiglie e cominciano entusiasti una vita nuova.
Così facciamo noi missionari. Ed è bellissimo. Certo è anche impegnativo, persino doloroso e occasionalmente rischioso, come lo sono tutte le cose belle e vere. Ma la vita missionaria è tra le più belle avventure possibili.
Per questo il seminario di Monza è pieno di giovani da tutto il mondo, generosamente desiderosi di dedicarsi alla missione. Rimango sempre interdetto quando mi rendo conto che pochi ragazzi e ragazze italiane decidano di diventare missionari. Mi chiedo di cosa abbiano paura. È pur vero che sono molti i giovani e le giovani coppie di oggi, più di una volta, che dedicano alla missione alcuni mesi o anni della loro vita. Dunque l’ideale missionario non è spento. Ma donare tutta la vita, mettersi in gioco fino in fondo come fa oggi Gregorio, è ancora più bello.
Gregorio è stato destinato al popolo cinese. A Hong Kong, forse iniziando a studiare la lingua cinese a Taiwan. C’è un po’ di incertezza in quello che sarà possibile fare: la provvisorietà è pane quotidiano per i missionari. Anch’io, esattamente 30 anni fa, iniziavo la mia carriera missionaria così: Taiwan, Hong Kong, e poi ancora Macau e la Grande Cina. Spero che Gregorio farà come me e meglio di me. E magari, per qualche tratto ancora, possiamo trovarci insieme in missione.
Il popolo di Hong Kong e di Myanmar sono ora uniti da un destino parallelo: vittime di oppressione politica, di violenza e sopraffazione. A Hong Kong prima, e in Myanmar poi, sono sorti movimenti popolari animati dai ragazzi per la libertà. La libertà è un bene evangelico, il cui autore è lo stesso Gesù. Non si può fare senza libertà. I destini dei popoli da cui Gregorio proviene e a cui è destinato sono già uniti. Uniti nella comune pacifica lotta per la libertà. Ed ora uniti anche dalla missione di Gregorio, un giovane generoso che come Gesù dona la sua vita per gli altri, per portare nel mondo il vangelo della pace e della libertà.
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https://www.mondoemissione.it/asia/la-prima-messa-di-un-missionario-birmano-destinato-a-hong-kong/

Gianni Criveller
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Presentazione dei missionari del PIME 2021

28/5/2021

 
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Mi chiamo Eder de S. G. Cordeiro, missionario del PIME, vengo della diocesi di Londrina - Brasile (Sud). Sono stato destinato alla missione della Costa d'Avorio. Ringrazio a tutti quanti hanno sempre pregato per noi seminaristi e missionari, chiedo gentilmente che ci accompagni con la vostra amicizia, sostenendoci nella preghiera per le nostre missioni.

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​ Sono Gregorio Ba Oo, Diacono del PIME, e vengo dal Myanmar, dalla diocesi di Pekhon. Io ho 31 anni. Sono il primo figlio tra i 9 fratelli. Verrò ordinato presbitero il 12 giugno in Duomo di Milano. Come un missionario del PIME sono stato destinato nella circoscrizione di Hong Kong -  Cina. Io sono molto contento per la missione che mi ha affidato il Signore e affido me stesso e la missione nelle mani del Signore perché possa essere uno strumento per la sua missione. Grazie mille.

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Sono Santhosh Somireddypalli, vengo dall’India, diocesi di kadapa. Sono stato destinato in Chad, Africa. Ringrazio il Signore per il dono della vocazione missionaria. Ringrazio tutti coloro che mi hanno accompagnato nel mio cammino attraverso la vostra presenza, vicinanza e con le preghiere.  

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Mi chiamo Columban Lahpai Brang San Li missionario del PIME, destinato in Cina. Vengo dalla diocesi di Bhamo dallo Stato di Kachin del Myanmar. Grazie a tutti voi della vostra vicinanza spirituale e dell'amicizia

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Sono Joseph Udaya Bhaskar Narisetti. Verrò ordinati presbitero in quest' estate in India. Vorrei ringraziare tutti voi per la vostra vicinanza ,preghiera e sostegno in tutti questi anni di formazione. Vi sono davvero grato!!

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Sono il diacono Jean-Jacques FOLLY, e verrò ordinato presbitero a breve, in Costa d'Avorio. Tramite queste righe, vorrei ringraziare tutti voi per il vostro sostegno nei mei confronti durante questi anni di formazione.  Grazie per tutto quello che avete fatto, e grazie per quello che farete.

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Mi chiamo Dominic Richard Dafader, missionario del PIME, provengo dalla parrocchia Our Lady of Sorrows, diocesi di Khulna, Bangladesh. Sono stato destinato in Giappone. Il 27 agosto sarò ordinato presbitero nella mia parrocchia d’origine. Ringrazio Dio per la vocazione missionario e tutti coloro che mi sostengono e accompagnano sempre attraverso la loro preghiera e l’amicizia.

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