Seminario Teologico Internazionale PIME
  • HOME
  • CHI SIAMO
    • CARISMA
    • MARTIRI DEL PIME
    • Martiri del PIME
    • CONTATTI
  • SEMINARIO
    • PADRINI E MADRINE
    • STORIA DEL SEMINARIO
    • PERCORSO FORMATIVO >
      • Percorso Formativo
    • GRUPPI DI CLASSE
    • STORIA VOCAZIONALE
    • RIFLESSIONI
  • COMUNITÀ
    • FORMATORI
    • GRUPPO DI LINGUA
    • SPIRITUALITÀ
    • I TEOLOGIA
    • II TEOLOGIA
    • III TEOLOGIA
    • IV TEOLOGIA
  • ISTITUTO TEOLOGICO
    • Storia della scuola
    • Docenti
    • Corsi
    • Orari
    • Eventi
  • MULTIMEDIA
    • Foto
    • VIDEO
  • NOTIZIE
  • ORA DELLA PAROLA
  • CONVEGNO TEOLOGICO
  • FESTA DELLA RICONOSCENZA
    • GIOCHI PER I BIMBI
  • STATISTICHE SEMINARISTI
  • Eventi

Missione e Fede

13/10/2016

Commenti

 
MISSIONE E FEDE, DONI CONDIVISI
Mentre pensavo  da dove partire, sono spuntate  nel cuore e nella menti tanti  avvenimenti  e  persone che hanno segnato il dono della mia vita, il dono della fede e della missione affidate a ciascuno di noi nel giorno del nostro battesimo, provo a raccontarvi.
Missione e Fede, doni condivisi: E' un dono ricorda papa Francesco che non è riservato a pochi, ma che viene offerto con generosità. È un dono che non si può tenere solo per se stessi, ma che va condiviso.
Dove si fa missione? Nelle periferie geografiche e esistenziale: Ogni comunità è “adulta” quando professa la fede, la celebra con gioia nella liturgia, vive la carità e annuncia senza sosta la Parola di Dio, uscendo dal proprio recinto per portarla anche nelle “periferie”, soprattutto a chi non ha ancora avuto l’opportunità di conoscere Cristo.
Come si fa missione? Con la testimonianza: Ciascuna comunità è quindi interpellata e invitata a fare proprio il mandato affidato da Gesù agli Apostoli di essere suoi «testimoni da Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra» (At 1,8), tutti siamo inviati sulle strade del mondo per camminare con i fratelli, professando e testimoniando la nostra fede in Cristo e facendoci annunciatori del suo Vangelo.
La testimonianza è elemento fondante dell’identità del cristiano: Battesimo, Cresima ed Eucaristia lo costituisce capace di “annunciare la morte del Signore, proclamare la sua risurrezione, finché egli venga”. I missionari e le missionarie, a loro volta, non possono che essere e sentirsi testimoni di Dio tra i popoli e le culture, confrontandosi spesso con volti di Dio incarnati in altre  e diverse espressione religiose e culturale.
Come tradurre questo nella nostra vita quotidiana? Come vivo questo appello? Come posso diventare testimoni?
Con le ginocchi, che vuol dire preghiera: Occorre riscoprire la Bellezza di Dio, riaccostarci alla sua Parola per riconoscerlo e poterlo cosi annunciare a quanti sono alla ricerca della verità di se stessi. La contemplazione è la giusta prospettiva che ci aiuta in questo e, impegnandoci nell’ascolto del Signore, ci rende capaci di condividere il suo amore con tutta l’umanità. La contemplazione, lo sguardo a Dio nei momenti di silenzio, di colloquio e meditazione davanti a Lui, ci porta ad avere un sguardo  su i fratelli che ci stanno accanto.
Con le orecchie che ascoltano e rispondono alla chiamata di Dio e dei fratelli:  “ Tutti coloro che hanno incontrato il Signore hanno sentito il bisogno de  annunciarlo ad altri, come fecero i due discepoli di Emmaús”. Chi incontra realmente il Signore non può tenersi per sé la gioia de questo Incontro, ma desidera annunciarlo, condividerlo. Occorre sempre, nuovamente, rincontrare il Dio Amore: nell’Eucaristia e nei Sacramenti, nella preghiera, nell’offerta di sé, nel sacrificio e nella carità per gli altri.
Ecco la  nostra vocazione, la vocazione della chiesa; la chiesa che siamo ciascuno di noi è per sua natura missionaria, la missionarietà é la sua identità più profonda. Essa esiste per evangelizzare, quindi è importante che sia i singoli battezzati che le comunità, siano interessati non in modo sporadico e saltuario alla missione, ma in modo costante, come forma della vita cristiana.
Con il cuore che amano:  Significa capacità di sentire il fratello, la sorella di fede nell’unità profonda della chiesa, dunque, come “uno che mi appartiene”, per sapere condividere le sue gioie e le sue sofferenze, per intuire i suoi desideri e prendersi cura dei suoi bisogni, per offrirgli una vera amicizia. Significa capacità di vedere innanzitutto ciò che di positivo  c’è nell’altro, per accoglierlo e valorizzarlo come dono di Dio: un dono per me. Significa capacità di fare spazio al fratello e  alla sorella, portando i pesi gli uni degli altri e respingere le tentazione egoistiche che continuamente ci insidiano e generano competizione, carrierismo, diffidenza, gelosia.
Con le mane solidarie: un’attenzione peculiare è stata data alla solidarietà. Questo è un dei motivi degli obiettivi della Giornata Missionaria Mondiale, che sollecita l’aiuto per lo svolgimento dei compiti di evangelizzazione nei territori di missione.
Si tratta di sostenere istituzioni necessarie per stabilire e consolidare la chiesa mediante i catechisti, i seminari, i sacerdoti e anche di dare il proprio contributo al miglioramento delle condizioni di vita delle persone in Paesi nei quali più gravi sono i fenomeni di povertà, malnutrizione soprattutto infantile, malattie, carenza di servizi sanitari e per l’istruzione. Annuncio del Vangelo e promozione umana. Due aspetti mai separabili.
Solidarietà concreta, espressione dunque dell’amore tra Dio e l’uomo. Egli ci invita ad amarci gli uni altri per essere veri figli che amano il Padre. L’autentico missionario è colui che vive e porta quest’amore ai fratelli, aspetto essenziale della missione della chiesa.
Con i piede di coloro che partano: Ricordiamo qui tanti  missionari e missionarie, anche quelli che hanno svolto e continuano svolgere la missione tra voi.
Andate e annunciate: viene continuamente ravvivato dalla celebrazione della liturgia, specialmente dell’Eucaristia, che si conclude sempre riecheggiando il mandato di Gesù risorto agli apostoli. “Andate”. La liturgia è sempre una chiamata dal mondo e un nuovo invito nel mondo per testimoniare ciò che si è sperimentato.
                                                                                         

P. Jaime Coimbra do Nascimento
Missionario del PIME in Guinea-Bissau e vicerettore del Seminario Teologico ​Internazionale del PIME

Commenti
    Immagine

    Archivi

    Febbraio 2023
    Gennaio 2023
    Dicembre 2022
    Novembre 2022
    Ottobre 2022
    Febbraio 2022
    Gennaio 2022
    Dicembre 2021
    Novembre 2021
    Ottobre 2021
    Settembre 2021
    Giugno 2021
    Maggio 2021
    Aprile 2021
    Marzo 2021
    Febbraio 2021
    Gennaio 2021
    Dicembre 2020
    Ottobre 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Maggio 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Ottobre 2018
    Aprile 2018
    Gennaio 2018
    Novembre 2017
    Settembre 2017
    Febbraio 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Ottobre 2016
    Marzo 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Dicembre 2014
    Novembre 2014
    Dicembre 2013
    Novembre 2013
    Ottobre 2013
    Settembre 2013
    Agosto 2013

Links utili

PONTIFICIO ISTITUTO MISSIONI ESTERE

Foto
Foto
Foto
Foto
Foto
Foto
Foto
Foto