Dal libro della Genesi (Gen 6,9-14.17-22)
Questa è la discendenza di Noè. Noè era uomo giusto e integro tra i suoi contemporanei e camminava con Dio. Noè generò tre figli: Sem, Cam e Iafet. Ma la terra era corrotta davanti a Dio e piena di violenza. Dio guardò la terra ed ecco, essa era corrotta, perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra. Allora Dio disse a Noè: «È venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra Fatti un'arca di legno di cipresso […]. Ecco, io sto per mandare il diluvio, cioè le acque, sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne in cui c'è soffio di vita; quanto è sulla terra perirà. Ma con te io stabilisco la mia alleanza. Entrerai nell'arca tu e con te i tuoi figli, tua moglie e le mogli dei tuoi figli. Di quanto vive, di ogni carne, introdurrai nell'arca due di ogni specie, per conservarli in vita con te: siano maschio e femmina. Degli uccelli, secondo la loro specie, del bestiame, secondo la propria specie, e di tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie, due di ognuna verranno con te, per essere conservati in vita. Quanto a te, prenditi ogni sorta di cibo da mangiare e fanne provvista: sarà di nutrimento per te e per loro». Noè eseguì ogni cosa come Dio gli aveva comandato: così fece. Meditazione Da cosa nasce il fatto che Dio abbia chiamato Noè e gli abbia chiesto di costruire una arca? Il motivo è che «la terra era corrotta davanti a Dio e piena di violenza» (v.11). Anche oggi, noi non siamo in una situazione diversa da quella dell’epoca di Noè: abbiamo atteggiamenti che portano a generare guerre, miserie, indifferenza di fronte ai bisogni e alle sofferenze dell’altro. Oggi, come allora, è più che mai urgente che la nostra umanità venga purificata da tale stato di corruzione. A Noè, che «era uomo giusto e integro tra i suoi contemporanei e camminava con Dio», è stata affidata una nuova vocazione, quella di costruire un’arca per salvare dal diluvio il genere umano. E noi? Come cristiani in generale e come seminaristi in particolare, siamo coscienti della nostra vocazione dentro questo mondo? Nel catechismo della Chiesa Cattolica, leggiamo che «la Chiesa ha visto nell’Arca di Noè una prefigurazione della salvezza per mezzo del Battesimo» (n. 1219). Fin dal principio, Dio ha sempre avuto il desiderio di salvare l’umanità dal peccato, e lo ha fatto in diversi modi, prima con il diluvio, poi con la liberazione d’Israele dalla schiavitù d’Egitto attraverso il Mar Rosso, poi con l’ingresso nella Terra promessa attraverso l’acqua del Giordano. L'acqua è simbolo, allo stesso tempo, di morte e di vita. Come spiega sempre il Catechismo: «Se l'acqua di fonte è simbolo di vita, l'acqua del mare è un simbolo di morte» (n. 1220). Nel diluvio, l’acqua ha immerso il mondo intero uccidendo il male presente, e in questo modo lo ha purificato, dando inizio ad una nuova vita per l’umanità intera. La stessa cosa avviene nel Battesimo dove veniamo immersi nella morte di Cristo per essere liberati dal peccato e venire introdotti nella vita nuova. Ringraziamo il Signore per questo dono immenso, e chiediamogli di poter anche noi, come Noè, essere strumenti di salvezza per il mondo, secondo la sua parola: “Andate e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Mt 28,19). Preghiera Dio di infinità bontà, lento all’ira e pieno di misericordia, una volta hai purificato la terra dal peccato mediante Noè attraverso l’acqua del diluvio, poi con Mosè hai liberato Israele della schiavitù attraverso l’acqua del Mar Rosso, infine con Giosuè hai introdotto il tuo popolo nella Terra promessa con l’attraversata del fiume Giordano. Essi sono stati tutti prefigurazione del tuo unico Figlio, Gesù Cristo, che con la sua passione, morte e resurrezione, ci ha salvati dal peccato. Ti ringraziamo Signore perché attraverso il dono del Battesimo siamo stati anche noi immersi nella vita nuova del Cristo e introdotti alla felicità eterna che non avrà mai fine. Aiutaci a vivere ogni giorno il nostro Battesimo e, come Noè, a rispondere alla vocazione di portare, in questo nostro mondo segnato dalla corruzione della morte, la vita nuova che sgorga dal tuo Figlio. Amen |
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Maggio 2023
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