Mi chiamo Subba Rao Giddi (Emmanuel). Vorrei condividere con gioia la esperienza che ho visuta insieme ai miei compagni diaconi nella Santa Messa del Crisma presiduta dal Papa Francesco nel 29 marzo 2018. I miei compagni Prasanth Kumar Gunja, Paul Sunil Jangam, Patience Kalkama, Luis Alberto, Bala Mareboiana, Mateus Didonet. Abbiamo partecipato alla santa messa crismale del giovedì santo col Papa. Siamo stati accompagnati col P. Robert nostro vice rettore del PIME. L’esperienza era l’unica e emozionante perché non solo abbiamo partecipato alla messa ma anche abbiamo servito alla messa come diaconi. E anzitutto il servizio all’altare col pontefice Francesco non è una cosa semplice come tutte altre celebrazioni eucaristiche ma era una celebrazione davvero emozionante e grazioso perché con il capo della Chiesa universale è sempre bella. È bella non perché si celebri la solennità con la sua presenza ma perché nella celebrazione eucaristica c’è la vera universalità. Abbiamo visto questa realtà dell’universalismo della Chiesa con i nostri propri occhi e abbiamo sentito con i nostri propri orecchi. Credo che non bastano le parole di spiegare che quanto sia bello e magnifico il nome di Gesù nei confronti delle genti di vari paesi del mondo radunati nella basilica di San Pietro a pregare. C’erano tanti ministranti, preti, vescovi e diaconi a servire e a pregare alla santa messa. Alcuni di noi diaconi del PIME, abbiamo servito alla santa messa portando gli oli all’altare che saranno consacrati dal papa, i vescovi e i preti che erano concelebri col papa. Alcuni diaconi accompagnati al papa all’altare durante la celebrazione eucaristica. Alcuni di noi abbiamo distribuito la comunione ai vescovi e ai laici partecipanti. Ogni parola e gesto che usavamo durante la celebrazione, mi è sembrato sacra e solenne. La santa messa in qualsiasi chiesa locale si parla della chiesa come universale siano nelle preghiere che nella canonicamente, ma qui nella santa messa alla basilica di San Pietro abbiamo visto questa realtà universalistica. Si dice di solito che dove c’è il Papa, li c’è la Roma. Direi che dove c’è il papa, li c’è universalità della Chiesa perché attorno al papa si radunano le chiese locali del mondo attraverso i rappresentanti delle chiese locali. Siamo contenti a vedere questa bellezza della Chiesa universale al Vaticano. Anzitutto, abbiamo pregato santamente durante la santa messa poi anche dopo nelle varie basiliche tipo San Paolo e quella di santa Maria Maggiore per le vari intenzioni e specialmente abbiamo pregato per quelli che ci hanno chiesto di pregare. Ringrazio a Dio perché ci ha dato questa possibilità di partecipare e servire alla sanata messa col papa.
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Maggio 2023
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