![]() Dall’8 al 18 agosto sono stato a Reggio Calabria al Campo a livello regionale di Animazione di Strada del PIME con i ragazzi ed adolescenti di età dai 16 ai 23 anni (in totale eravamo 33 persone). Questo Campo è un modo di stare bene insieme, con il desiderio d'incontrare l'altro, di riflettere e lasciarsi interrogare, di portare nei luoghi della vita la voglia di incontrarsi e di far festa. I giovani provengono da diverse città d'Italia. A Reggio Calabria sono ospiti presso la “Capannina” che è un centro pastorale per i giovani della diocesi. Finalità del campo è l’evangelizzazione di strada realizzata da una Chiesa giovane che va nelle piazze e attraverso lo spettacolo coinvolge e forma i giovani riflettendo e confrontandosi sui testimoni del nostro tempo. Quest’anno abbiamo parlato di legalità con don Pino Puglisi , di fratellanza con Roger Freire e di salvaguardia del creato con suor Dorothy Schutz . Le uscite in piazza prevedono due momenti paralleli che vengono realizzati da due gruppi. Un gruppo realizza lo spettacolo in piazza cogliendo l’occasione anche per un piccolo angolo dedicato alla Mostra informativa sulle attività del Pime e i missionari martiri del nostro tempo, tra cui p. Fausto Tentorio, ucciso nel 2011 per difendere i diritti della popolazione dell’isola di Mindanao (Filippine) contro le multinazionali. L’altro gruppo anima l’Adorazione notturna in una Chiesa vicina che rimane aperta fino alla fine dello spettacolo, quando tutti i presenti nella piazza si spostano in chiesa per concludere insieme con un breve momento di silenzio davanti al Santissimo. In questi 10 giorni con i ragazzi, mi sono trovato molto bene ed è stata un' esperienza che volevo avere da tanti anni. Mi ha fatto capire che cosa vuol dire essere testimone di fede senza paura di perdere la faccia, anzi, mettendosi in gioco con tutta la forza, con tutto il cuore e con tutta l'anima per parlare di Gesù Cristo attraverso gli spettacoli nelle piazze e le adorazioni. Un'altra cosa bella che ho visto in questo Campo è la voglia di mettersi in gioco dei ragazzi; la voglia di fare cose belle per la loro vita e per la Chiesa, la voglia di stare e condividere con altri. Di tutto ciò che ho vissuto vorrei ringraziare il Signore per l'opportunità che mi ha dato e per avermi aiutato a trascorrere bene quei giorni e chiedo allo Spirito Santo di darci la forza e il corraggio di affrontare agli ostacoli nella vita quotidiana, sopratutto a quei ragazzi che stanno cercando di capire qual è la strada per la loro vita. Un grazie anche a tutti coloro che hanno vissuto con me questa esperienza. di Phongphan John Wangarsaw (studente di I Teologia, primo in fila)
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Maggio 2023
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