![]() Sono Bala Raju Mareboiana, provengo dall’India. Ho due fratelli e sono il fratello maggiore e ho 30 anni. Sono entrato nel PIME nel 2005 e ho trascorso 13 anni di formazione. Lo scorso 30 settembre sono stato ordinato Diacono. Come dicevo sono entrato nel PIME nel 2005 e il primo anno della formazione ho imparato la lingua Inglese. Ho fatto poi l’università, 3 anni di fisica e 2 di filosofia. Ho lavorato per un anno con i salesiani per i bambini di strada. Ho fatto un anno di Spiritualità e alla fine dell’anno ho fatto la promessa iniziale nel PIME nella quale ho espresso il mio desiderio di continuare il mio cammino verso il sacerdozio missionario. Sono in Italia dal 2013, dopo un anno di lingua ho iniziato la Teologia e adesso sto per concludere i miei studi. Durante la formazione ho imparato alcune lingue: Tamil, Hindi, Inglese e Italiano. Ho anche avuto tante possibilità di avere varie esperienze: sono stato con i disabili, con i pazienti di HIV, orfani, nelle case di anziani in India e negli ultimi anni la mia esperienza pastorale si è svolta in una parrocchia di Milano. La mia scelta di diventare il missionario del PIME non era assoluta quando sono entrato nel PIME. Il desiderio sincero è nato durante l’anno di spiritualità, dopo aver conosciuto il lavoro dei nostri missionari e la loro dedizione per il regno di Dio. Ho deciso di dedicarmi al servizio del signore diventando missionario del PIME e seguendo le tracce dei nostri missionari. Sono nato da una coppia cattolica. Da bambino ero bravo a scuola, a me piaceva stare con gli amici, ogni tanto saltavo le lezioni con loro. Nel mio villaggio ci sono quasi mille abitanti. È un paese molto periferico, il prete veniva, se poteva, una volta al mese per celebrare la santa Eucaristia. Io andavo in Chiesa tre volte all’anno: a Natale, a capodanno e per la festa del mio villaggio solo perché ci andavano i miei amici. Avevo un grande rispetto per i miei genitori, parenti e adulti del villaggio e per i miei amici, ma non credevo in Dio forse perché non c’era nessuno che mi parlava di Dio. Avevo un cugino che stava facendo il suo cammino con i Dehoniani (svd) per diventare prete. Un anno venne per le vacanze a casa mia, dopo un po di tempo passato insieme mi chiese se avevo il desiderio di diventare prete. Io gli risposi di no. Due anni dopo, sempre durante le sue vacanze, di nuovo, mi fece la stessa domanda e questa volta mi disse anche che sarei stato un bravo prete perché a me piace stare con la gente, io, allora gli sorrisi dicendo “cosa c’entra stare con la gente e diventare prete!”. Gli avevo anche detto che non frequentavo la chiesa e non sapevo cosa fare per diventare prete non sapevo nemmeno cosa fa un prete oltre celebrare la messa. Ma mio cugino non si arrese e, dopo aver parlato anche con i miei genitori, mi proposero di intraprendere un cammino di discernimento per vedere se avevo veramente la vocazione per diventare sacerdote missionario, in tutto questo posso però dire che da loro non mi sono mai sentito obbligato. Da parte mia, in quel tempo, avevo appena finito la scuola superiore e stavo per andare a fare l’università e, pensandoci bene, ho scoperto che mi serviva l’inglese per avere un bel lavoro nel futuro e, coincidenza, parlando con mio cugino ho saputo che in seminario il primo anno sarebbe stato completamente dedicato allo studio della lingua inglese. Quindi alla fine sono entrato nel PIME pensando di imparare la lingua e uscire dal seminario. Però il signore ha avuto i suoi progetti per me e mi ha guidato fino ad oggi attraverso i formatori, insegnati, amici che ho incontrato fino ad oggi nel mio cammino. Ci sono due frasi che mi hanno aiutato e spinto durante questi anni di formazione: dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia (Gv1,16 ) e «padre mio, se è possibile, passi via da me questo calice! però non come voglio io, ma come vuoi tu!» (Mt26,39). Se Dio vuole il 9 giugno 2018 verrò ordinato sacerdote. Vi chiederei di pregare per me e per il mio cammino perché io sia sempre servo e strumento del Signore e riesca a dire per tutta la vita “Signore sia fatta la tua volontà non la mia”. Vi assicuro le mie preghiere, soprattutto a lei che sta leggendo questo mio piccolo resoconto sul percorso che ho fatto fino ad oggi. Diacono Bala Raju Mareboiana Diocesi di Andhra Pradesh
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Novembre 2022
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