E' da quando ero bambino che ho il desiderio di diventare un sacerdote. Molto spesso dicevo alla mia nonna di questo desiderio e lei mi rispondeva: “Va bene, tu diventerai un sacerdote. Prima però devi crescere, devi diventare grande, devi studiare, e allora diventerai sacerdote.” Io insistendo molto dicevo: “io lo voglio diventare adesso, in questo momento.” Questa voglia di diventare un sacerdote cresceva in me così fortemente che anche nel mio giocare con gli amici diventava una prassi quotidiana. Per esempio, quando giocavo insieme ai miei amici, io piegavo la sciarpa e la mettevo sulle mie spalle come una stola del sacerdote e li facevo pregare, e distribuivo i biscotti come la comunione. E’ una cosa che mi dava veramente gioia e felicità nel mio essere.
Giorno dopo giorno con questo desiderio profondo io crescevo. Andavo alla messa, pregavo molto il santo Rosario, leggevo la bibbia, suonavo e guidavo i canti liturgici durante la messa e soprattutto andavo al catechismo ogni settimana. Nel 1998 divenni responsabile del gruppo di “ASIPA” (Asian Intregral Pastoral Approach) con cui mi sono trovato di fronte a una frase del Vangelo che diceva, “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura” (Mc 16,15); che mi ha interpellato così fortemente, e mi sono sentito chiamato ad annunciare il Vangelo. Pian piano ho completato il corso d’infermiere, ho lavorato un anno, e nel 2005 dopo la laurea sono entrato nel PIME grazie all'aiuto di p. Francesco Rapacioli (Superiore Regionale) del Bangladesh, attuale rettore del seminario teologico di Monza.
Dal 2005 ho iniziato il percorso del PIME. Nel 2006 ho fatto un anno di esperienza pastorale e comunitaria a Mirpur (Dacca). Nel 2007-2008 ho studiato Filosofia nel seminario maggiore di Dacca, dopo di che, nel 2009 sono partito per l’Italia per completare il percorso vocazionale. Oggi sono un diacono: la mia vita è al servizio di Dio, sono uno strumento di Gesù, mio maestro. Mi sto rendendo conto che la mia vocazione è proprio un dono che ho ricevuto. Dio mi chiama a donare la vita. La vita è fatta per essere donata e fiorisce quando si dona.
Ringrazio Dio per il dono della fede e della vocazione. Prego perchè il Signore mi aiuti a viverla ogni giorno, servendo tutti senza riserve. Mi dia la forza e il coraggio donare, ogni giorno, la mia vita a Lui e agli altri.
Giorno dopo giorno con questo desiderio profondo io crescevo. Andavo alla messa, pregavo molto il santo Rosario, leggevo la bibbia, suonavo e guidavo i canti liturgici durante la messa e soprattutto andavo al catechismo ogni settimana. Nel 1998 divenni responsabile del gruppo di “ASIPA” (Asian Intregral Pastoral Approach) con cui mi sono trovato di fronte a una frase del Vangelo che diceva, “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura” (Mc 16,15); che mi ha interpellato così fortemente, e mi sono sentito chiamato ad annunciare il Vangelo. Pian piano ho completato il corso d’infermiere, ho lavorato un anno, e nel 2005 dopo la laurea sono entrato nel PIME grazie all'aiuto di p. Francesco Rapacioli (Superiore Regionale) del Bangladesh, attuale rettore del seminario teologico di Monza.
Dal 2005 ho iniziato il percorso del PIME. Nel 2006 ho fatto un anno di esperienza pastorale e comunitaria a Mirpur (Dacca). Nel 2007-2008 ho studiato Filosofia nel seminario maggiore di Dacca, dopo di che, nel 2009 sono partito per l’Italia per completare il percorso vocazionale. Oggi sono un diacono: la mia vita è al servizio di Dio, sono uno strumento di Gesù, mio maestro. Mi sto rendendo conto che la mia vocazione è proprio un dono che ho ricevuto. Dio mi chiama a donare la vita. La vita è fatta per essere donata e fiorisce quando si dona.
Ringrazio Dio per il dono della fede e della vocazione. Prego perchè il Signore mi aiuti a viverla ogni giorno, servendo tutti senza riserve. Mi dia la forza e il coraggio donare, ogni giorno, la mia vita a Lui e agli altri.