Una testimonianza vera e bella della mia vita
Sono Sravan Kumar Koya provengo da un villaggio si chiama Mall, Bheemanapalli, nella provincia di Nalgonda, India. Quest’anno è molto importante e definitivo nella mia vita. Vorrei presentarmi un po’ la mia vita di fede e il mio cammino nel PIME.
Partirò con la mia famiglia. Ho una sorella maggiore già sposata. I miei vivano una vita semplice e spirituale. Loro sono il primo esempio della fede per me e mi hanno fatto vedere il vero senso della vita, frequentano la chiesa nei momenti di preghiera e durante il rosario. Questo è un piccolo gesto per definire l’inizio della mia fede in Gesù.
Quando avevo sette anni sono entrato nell’ostello e nella scuola cattolica dove ho studiato per otto anni. Direi che in questo tempo ho imparato tante cose, anzitutto la dimensione della preghiera, ogni giorno avevamo la messa, a volte pregavamo rosario o facevamo la condivisione della Parola di Dio. La dimensione della disciplina è forte in questa scuola.
Guardando i preti diocesani e il loro servizio, ho avuto un grande desiderio di diventare prete e servire le persone nel bisogno. Però ho avuto un dubbio che quale vocazione devo scegliere? La vocazione di diocesano? O la vocazione di Missionario? In questa confusione, è arrivato p. Ravi Thanaiah del PIME e mi ha invitato ad partecipare di un campo del PIME.
Ho fatto una settimana di campo con PIME e mi ha piaciuto tantissimo. Cosi sono entrato nel seminario del PIME ad Eluru. Quando sono entrato avevo quattordici anni. Primo anno ho imparato inglese per motivi di studio. Attraverso la testimonianza dei vari missionari che sono venuti a trovarci mi hanno fatto scoprire il vero senso del servizio ai poveri, cioè la vita missionaria con i poveri.
Dopo orientazione sono andato a Hyderabad per due anni di Intermediate studies. Dopo mi hanno chiesto di fare l’università a Trichy (Tamil Nadu) e qui mi sono laureato in inglese. Dopo questi primi sei anni in seminario mi sono trovato contento in questo cammino di fede perciò ho scelto di andare avanti, per due anni ho studiato la filosofia e poi un anno la spiritualità dopo di che ho fatto un anno di esperienza coi bambini di strada a Benguluru. Quest’esperienza coi bambini era la mia prima esperienza missionaria e questa è stata a desiderare di gioire e così anche soffrire per i poveri.
Dopo questi dieci anni in India mi hanno chiesto di andare in Italia per la Teologia. Prima della partenza per l’Italia ho fatto la promessa iniziale. Ora da quattro anni mi trovo in Italia. Per concludere la mia piccola testimonianza direi che in questi quattordici anni nella formazione sono rimasto proprio felice.
Per me il vero servizio ai poveri parte dalle convinzioni personali. Sono convinto che questa vita voglio donare al Signore nel fare la sua volontà. Vi richiedo di pregare per me perché’ il 28 settembre mi ordinano come un diacono nel Duomo di Milano. Vi ringrazio davvero per questa opportunità ad esprimere il mio cammino di fede in questi quattordici anni nella formazione.
Partirò con la mia famiglia. Ho una sorella maggiore già sposata. I miei vivano una vita semplice e spirituale. Loro sono il primo esempio della fede per me e mi hanno fatto vedere il vero senso della vita, frequentano la chiesa nei momenti di preghiera e durante il rosario. Questo è un piccolo gesto per definire l’inizio della mia fede in Gesù.
Quando avevo sette anni sono entrato nell’ostello e nella scuola cattolica dove ho studiato per otto anni. Direi che in questo tempo ho imparato tante cose, anzitutto la dimensione della preghiera, ogni giorno avevamo la messa, a volte pregavamo rosario o facevamo la condivisione della Parola di Dio. La dimensione della disciplina è forte in questa scuola.
Guardando i preti diocesani e il loro servizio, ho avuto un grande desiderio di diventare prete e servire le persone nel bisogno. Però ho avuto un dubbio che quale vocazione devo scegliere? La vocazione di diocesano? O la vocazione di Missionario? In questa confusione, è arrivato p. Ravi Thanaiah del PIME e mi ha invitato ad partecipare di un campo del PIME.
Ho fatto una settimana di campo con PIME e mi ha piaciuto tantissimo. Cosi sono entrato nel seminario del PIME ad Eluru. Quando sono entrato avevo quattordici anni. Primo anno ho imparato inglese per motivi di studio. Attraverso la testimonianza dei vari missionari che sono venuti a trovarci mi hanno fatto scoprire il vero senso del servizio ai poveri, cioè la vita missionaria con i poveri.
Dopo orientazione sono andato a Hyderabad per due anni di Intermediate studies. Dopo mi hanno chiesto di fare l’università a Trichy (Tamil Nadu) e qui mi sono laureato in inglese. Dopo questi primi sei anni in seminario mi sono trovato contento in questo cammino di fede perciò ho scelto di andare avanti, per due anni ho studiato la filosofia e poi un anno la spiritualità dopo di che ho fatto un anno di esperienza coi bambini di strada a Benguluru. Quest’esperienza coi bambini era la mia prima esperienza missionaria e questa è stata a desiderare di gioire e così anche soffrire per i poveri.
Dopo questi dieci anni in India mi hanno chiesto di andare in Italia per la Teologia. Prima della partenza per l’Italia ho fatto la promessa iniziale. Ora da quattro anni mi trovo in Italia. Per concludere la mia piccola testimonianza direi che in questi quattordici anni nella formazione sono rimasto proprio felice.
Per me il vero servizio ai poveri parte dalle convinzioni personali. Sono convinto che questa vita voglio donare al Signore nel fare la sua volontà. Vi richiedo di pregare per me perché’ il 28 settembre mi ordinano come un diacono nel Duomo di Milano. Vi ringrazio davvero per questa opportunità ad esprimere il mio cammino di fede in questi quattordici anni nella formazione.