Nel 12 ottobre si commemora la Festa della patrona del Brasile, “Nossa Senhora da Conceição Aparecida” (in italiano Nostra Signora della Concezione Apparsa). Quest’anno, i seminaristi brasiliani insieme ai formatori che sono stati in missioni in Brasile hanno condiviso con tutta la comunità del seminario teologico internazionale del Pime l’ “allegria” che portano nel loro cuore verde e giallo.
La statua della madonna è stata ritrovata da tre pescatori nell’anno di 1717. Loro pescavano nel fiume Paraíba e dopo alcuni tentativi infruttuosi, gettarono le reti e trovarono una piccola statua di terracotta raffigurante la Madonna, priva però della testa. Gettarono nuovamente la rete e questa volta vi trovò la testa della statua. In seguito i tre pescatori gettarono ancora le reti per la terza volta e queste si sarebbero riempite di pesci.
Per 15 anni la statua rimase nella casa dei pescatori, dove i vicini si riunivano per pregare il rosario. La devozione si diffuse in tutto il Brasile e vari fedeli, che avevano pregato davanti alla statua, affermarono di aver ricevuto delle varie grazie. Pur non essendo stata ancora riconosciuta ufficialmente, nel 1936 è dichiarata da papa Pio XI patrona principale del Brasile.
La Basilica Minori di Nostra Signora di Aparecida viene consacrata da papa Giovanni Paolo II nel 1980. E il più grande santuario mariano del mondo e si trova nella città di Aparecida, nello stato di San Paolo.
La festa in seminario è iniziata al mattino con la celebrazione della Santa Messa in onore alla madonna, presieduta da p. Robert Mathew (missionario a Manaus, Brasile) e concelebrata da p. Giuseppe Marchesi (missionario a Macapá, Brasile) e da p. Raffaele Manenti (missionario in Thailandia) con canti brasiliani e oggetti caratteristici del popolo brasiliano, ricordando in speciali i popoli nativi dell’Amazzonia per occasione del Sinodo per l’Amazzonia. Per la celebrazione sono state invitate anche le suore brasiliane del Preziosissimo Sangue e delle Missionarie dell’Immacolata. Al pomeriggio abbiamo mangiato una buonissima “feijoada” con bevanda e dolci brasiliani fata dai seminaristi.