L’incontro è iniziato alle 8.30 con una colazione etnica preparata dai seminaristi del Pime, che offriva cibi diversi in accordo con il continente di provenienza degli stessi.
Il rettore del seminario del Pime, padre Luigi Bonalumi, ha dato il benvenuto ai seminaristi di Venegono, esprimendo la gioia di essere con noi in questo primo incontro tra li accoliti. Don Fabio Molon, vicerettore del Quadriennio teologico del seminario diocesano, ha posto l’accento sull’importanza dell’incontro per la formazione, sia dei futuri sacerdoti diocesani, come dei futuri missionari.
Per facilitare la condivisione, sono stati costituiti piccoli gruppi che dovevano rispondere a tre domande: Quali sono le difficoltà che incontrate nei vostri servizi, quali le sfide per la missione ed evangelizzazione nella chiesa delle genti, e quali i doni ricevuti nelle esperienze pastorali, nella convivenza in parrocchia, in oratorio e nell’apostolato in generale.
Dopo la formazione abbiamo celebrato l’Eucaristia, in rito romano, insieme a tutta la comunità del Seminario Teologico Internazionale del Pime nella chiesetta della Madonna di Lourdes annessa al seminario. Quel giorno ricorreva la festa liturgica della cattedra di San Pietro apostolo e don Fabio Molon, nella sua omilia, ha evidenziato che Pietro è riuscito ad affermare che Gesù è il Cristo, il figlio di Dio vivente, soltanto perché ha vissuto con Lui, portandolo con sé fino alla sua testimonianza finale avvenuta attraverso il martirio.
Un pastore è responsabile di sorvegliare, difendere e nutrire il gregge. Noi accoliti, e i preti di modo ordinario e in pienezza, siamo chiamati a nutrire la gente con il vero cibo, portando Gesù alla gente e la gente a Gesù.
L’incontro è terminato con il pranzo con la presenza di tutti gli altri seminaristi del PIME, questa volta, con un’abbondante pastasciutta italiana.