Queste sono le parole che abbiamo usato per salutare le persone che abbiamo visto e incontrato quando siamo andati in Germania per un pellegrinaggio a colonia.
Comincio a descrivervi con gioia, la mia esperienza, condivisa con alcuni seminaristi della diocesi di Milano. Dall’Italia abbiamo raggiunto a città tedesca di Bretzheneim con il pulmino, da lì siamo partiti per Koblenza, Bonn e Colonia con la bicicletta . È un piacere per me raccontarvi il nostro viaggio, le nostre fatiche in sella e la gioia di arrivare al duomo di Colonia dove ci sono le reliquie dei magi. Direi che non ci è mancato niente. La vita spirituale, i momenti di condivisione fra di noi, le serate, le volte in cui ci siamo persi, le discussioni su quale fosse la strada giusta, le cadute, la preghiera, i panorami meravigliosi che abbiamo visto viaggiando tra le alpi della Svizzera e i boschi tedeschi, i castelli sul fiume Rhein ecc... È stata per me una bella esperienza, un bel viaggio all’ estero dopo un anno di scuola.
Il primo giorno la pedalata é durata quasi 95 kilometri. il secondo e terzo giorno abbiamo fatto in totale 140 kilometri costeggiando il fiume Rhein per arrivare a Colonia. Magari per italiani o europei è poco pedalare tutta una giornata. Ma per me , indiano, è stata la prima esperienza di questo genere. Ma credo che dalla necessità si impari tanto.
Vorrei condividere con voi una cosa che mi ha colpito molto e mi ha fatto meditare mentre pedalavo. Don Davide, il vice rettore del seminario di Venegono, che ci ha accompagnato, ha predicato durante una messa, la stessa cosa su cui meditavo, mentre pedalavo. Sulle rive del Reno, mentre pedalavamo, abbiamo visto tanti battelli che andavano e tornavano. Alcuni andavano verso il mare, invece gli altri tornavano dal mare. Alcuni battelli si fermavano a caricare e scaricare le persone e beni. Alcuni battelli piccoli aiutavano gli altri battelli grandi a portare le cose dove l’acqua non è molto profonda.
Questa scena mi ha fatto pensare alla mia vita, soprattutto alla mia esperienza spirituale. La nostra vita spirituale va verso Dio come i battelli vanno verso il mare che simboleggia l’infinito. Anche nella nostra vita ci sono piccoli battelli che ci raggiungono, che si spostano, che perdono la strada, che si fermano, che ci assistono nella fatica, che ci danno la forza quando cadiamo e non possiamo andare avanti.
Questa è la mia, la nostra, vita verso Dio. Io non dico che entrare in seminario e diventare un prete sia l’unica strada che abbiamo per arrivare a Dio. Ma, io ho scelto questa strada che per me un dono. Quando sono entrato in seminario eravamo tanti. Alcuni sono andati via, alcuni hanno scelto un'altra strada, alcuni hanno perso la strada. Alcuni ci aiutano nella nostra vita con la preghiera, con le risorse che hanno, e soprattutto con la loro vita(i formatori, i superiori ecc…). Quindi quella scena mi ha fatto pensare al cammino che sto facendo per diventare un operaio nella vigna di Dio.
Quando siamo arrivati al duomo di Colonia, la nostra gioia era infinita. Tutti eravamo contentissimi, perché già sapevamo che vi saremmo dovuti arrivare. Nonostante ci sia capitato di perderci, pedalato più del dovuto siamo arrivati a destinazione. Che bello. Questa dovrebbe essere la nostra sorpresa di nel vedere Dio ……………….