Lettura: Genesi 37, 2-9
Questa è la storia della discendenza di Giacobbe. Giuseppe all'età di diciassette anni pascolava il gregge con i fratelli. Egli era giovane e stava con i figli di Bila e i figli di Zilpa, mogli di suo padre. Ora Giuseppe riferì al loro padre i pettegolezzi sul loro conto. Israele amava Giuseppe più di tutti i suoi figli, perché era il figlio avuto in vecchiaia, e gli aveva fatto una tunica dalle lunghe maniche. I suoi fratelli, vedendo che il loro padre amava lui più di tutti i suoi figli, lo odiavano e non potevano parlargli amichevolmente. Ora Giuseppe fece un sogno e lo raccontò ai fratelli, che lo odiarono ancor di più. Disse dunque loro: «Ascoltate questo sogno che ho fatto. Noi stavamo legando covoni in mezzo alla campagna, quand'ecco il mio covone si alzò e restò diritto e i vostri covoni vennero intorno e si prostrarono davanti al mio». Gli dissero i suoi fratelli: «Vorrai forse regnare su di noi o ci vorrai dominare?». Lo odiarono ancora di più a causa dei suoi sogni e delle sue parole. Egli fece ancora un altro sogno e lo narrò al padre e ai fratelli e disse: «Ho fatto ancora un sogno, sentite: il sole, la luna e undici stelle si prostravano davanti a me»
Riflessione
Perché è così importante per noi conoscere la storia di Giuseppe? Per tre motivi principali:
Primo, perché tutti i figli di Dio, santi e obbedienti come lui, hanno attraversato dei momenti di prova, e anche noi nella nostra vita cristiana ne facciamo l’esperienza.
Secondo, perché Dio è lo stesso ieri, oggi e sempre: lo stesso Dio che camminò con Giuseppe è lo stesso Dio con cui camminiamo noi oggi. È quindi importante per noi sapere cosa vuole insegnarci attraverso queste prove.
Il terzo elemento è la conversione: il male e il bene camminano a fianco ma alla fine vince l’amore. Infatti, i fratelli che all’inizio avevano attentato alla vita di Giuseppe, alla fine sono pronti a offrire sé stessi in cambio. Una “goccia” di conversione è sempre accolta per chi desira mettersi alla sequela di Gesù.
Preghiera
Dio, nostro Padre, nelle difficoltà e nelle prove.
Con fiducia, ti chiediamo di non dimenticarci mai:
tu sei sempre con noi.
Concedici di non vacillare nella fede
quando attendiamo a lungo la tua grazia.
Cambia i nostri cuori
perché possono amare gli altri come vuoi tu.
Insegnaci ad essere misericordiosi nelle offese,
per essere più uniti.
Ispiraci a cambiare ogni situazione di male in bene.
Chiama ancora tanti giovani da tutte le nazioni
a seguirti nel servizio missionario.
Aiutaci a diventare apostoli
che servono la Chiesa con coscienza pura,
testimoni della tua luce
in mezzo alle tenebre del nostro tempo.
Riempici dello splendore della tua santità
perché la nostra vita testimoni la potenza della risurrezione
del tuo figlio Gesù Cristo nostro Signore.
Amen.